Boceprevir nel trattamento dei pazienti con epatite C cronica genotipo 1, naive al trattamento
Un’analisi ad interim dei dati di uno studio di fase II ha dimostrato che Boceprevir, un inibitore della proteasi per uso orale contro il virus dell’epatite C ( HCV ), in associazione a Peginterferone ( PegIntron ) e Ribavirina ( Rebetol ), ha aumentato in misura sensibile la percentuale di risposta virologica persistente ( SVR ) dopo 28 e 48 settimane di terapia, rispetto al trattamento standard, rappresentato da Peginterferone e Ribavirina ( gruppo controllo ) per 48 settimane.
Lo studio HCV SPRINT-1 ha riguardato 595 pazienti mai trattati in precedenza ( naive ) con infezione da HCV, genotipo 1.
Nel braccio Boceprevir per 48 settimane, il tasso di risposta virologica sostenuta è stato del 74% a 12 settimane dalla fine del trattamento ( SVR 12 ) in pazienti che avevano ricevuto per 4 settimane Peginterferone alfa-2b e Ribavirina prima dell’aggiunta di Boceprevir ( P/R lead-in ).
Nel braccio Boceprevir per 28 settimane, il tasso di risposta virologica sostenuta è stato del 56% 24 settimane dopo la fine del trattamento ( SVR 24 ) in pazienti che avevano ricevuto il P/R lead-in.
Nel gruppo controllo il tasso di risposta virologica sostenuta è stato del 38% ( SVR 12 ) nei pazienti trattati per 48 settimane solo con Peginterferone alfa-2b e Ribavirina.
Il valore predittivo della risposta virologica rapida ( RVR ) ai fini del raggiungimento di SVR 12 o 24 è stato maggiore nei pazienti trattati con Boceprevir nei bracci lead-in rispetto ai bracci non-lead-in. Inoltre, nei bracci lead-in meno pazienti hanno interrotto il trattamento in seguito a recidiva virale ( viral breakthrough ).
La risposta virologica rapida è definita come la non-rilevabilità dell’RNA virale ( HCV-RNA ) nel plasma alla 4.a settimana di trattamento.
Il razionale di questo nuovo regime terapeutico lead-in si basa sul fatto che sia la concentrazione di Peginterferone alfa-2b sia quella di Ribavirina raggiungono lo steady state alla quarta settimana; l’inibitore della proteasi viene aggiunto alla terapia di combinazione quando la stessa ha raggiunto i valori ottimali. Inoltre, al momento della somministrazione di Boceprevir, il sistema immunitario del paziente è già stato attivato. Questo approccio è finalizzato alla riduzione della probabilità di sviluppare resistenze.
I dati di sicurezza dello studio hanno mostrato che gli eventi avversi riferiti con maggiore frequenza nei bracci Boceprevir dello studio sono stati: stanchezza, anemia, nausea e cefalea. Nei bracci Boceprevir non si è osservato alcun aumento di eventi avversi cutanei ( rash o prurito ) rispetto a quanto rilevato nel braccio di controllo con Peginterferone alfa-2b e Ribavirina.
Le interruzioni di trattamento in seguito a eventi avversi da parte dei pazienti nei bracci Boceprevir sono state comprese tra il 9 e il 19%, contro l’8% nel braccio di controllo. Le interruzioni di trattamento in seguito a recidiva virale, sempre nei pazienti trattati con Boceprevir, sono state meno numerose nei bracci lead-in 28 e 48 settimane ( 4 e 5%, rispettivamente) rispetto ai bracci non lead-in ( 7 e 11%, rispettivamente ).
Studio HCV SPRINT-1
Lo studio HCV SPRINT-1 ( HCV Serine Protease Inhibitor Therapy-1 ) ha valutato Boceprevir ( 800 mg TID ) in 3 regimi terapeutici: 4 settimane di terapia con Peginterferone alfa-2b ( 1.5 mcg/kg, 1 volta la settimana ) e Ribavirina ( 800-1400 mg/die in base al peso corporeo ) seguita dall’aggiunta di Boceprevir per 24 o 44 settimane ( per un totale di 28 o 48 settimane di trattamento ), Boceprevir associato a Peginterferone alfa-2b e Ribavirina ai dosaggi sopra indicati per 28 o 48 settimane e, nella seconda parte dello studio, Boceprevir associato a Peginterferone alfa-2b e Ribavirina a bassa dose ( 400-1000 mg/die in base al peso ) per 48 settimane, in confronto al gruppo di controllo trattato con Peginterferone alfa-2b ( 1.5 mcg/kg, 1 volta la settimana ) e Ribavirina ( 800-1400 mg/die in base al peso ) da soli per 48 settimane.
L’endpoint primario dello studio era rappresentato dalla risposta virologica sostenuta dopo 24 settimane di follow up ( SVR 24 ). ( Xagena_2008 )
Fonte: American Association for the Study of Liver Diseases ( AASLD ), 2008
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