Rischio cardiaco associato agli antipsicotici atipici
I pazienti che assumono farmaci antipsicotici atipici presentano una probabilità 2 volte maggiore di andare incontro a morte cardiaca improvvisa.
L’analisi compiuta su una coorte di soggetti partecipanti al Programma Medicaid nel Tennessee ha evidenziato che anche i più nuovi antipsicotici possono essere associati a gravi rischi, talvolta letali.
I farmaci antipsicotici analizzati nello studio erano Clozapina ( Clozaril; in Italia: Leponex ), Olanzapina ( Zyprexa ), Seroquel ( Quetiapina ), Risperidone ( Risperdal ), mentre gli atipici, impiegati per il confronto erano Aloperidolo ( Haldol, Serenase ) e Tioridazina ( Melleril ).
Secondo Jerry Avorn dell’Harvard Medical School, in un editoriale che accompagna lo studio, ha affermato che l’uso dei farmaci antipsicotici atipici dovrebbe essere fortemente ridotto tra i pazienti in età pediatrica e tra gli anziani.
Gli antipsicotici atipici sono stati commercializzati come più sicuri rispetto ai vecchi antipsicotici tipici.
Ora si è scoperto che gli atipici presentano gli stessi problemi dei farmaci antipsicotici convenzionali.
Nel 2007, nei soli Stati Uniti, le vendite di tutti i farmaci antipsicotici è stata di 13,23 miliardi di dollari ( +12% rispetto al 2006 ) secondo IMS Health.
Nei primi 11 mesi del 2009 gli antipsicotici atipici hanno raggiunto un fatturato di 13 miliardi di dollari.
Gli antipsicotici atipici sono entrati in commercio negli Stati Uniti a partire dal 1989 e sono stati ritenuti un superamento dei vecchi antipsicotici.
Tuttavia il profilo di sicurezza ( meno movimenti involontari, meno eventi cardiovascolari ) degli atipici rispetto ai tipici è ora in discussione.
Nel 2005 l’FDA ( Food and Drug Administration ) ha inserito un black-box nelle schede tecniche degli antipsicotici atipici, indicando che i pazienti anziani affetti da demenza, trattati con questi farmaci, sono a più alto rischio di morte prematura. Le morti sono dovute principalmente a cause cardiache o a infezioni. Successivamente, l’FDA ha esteso questa limitazione anche agli antipsicotici tipici.
Nel 2006 uno studio riguardante i pazienti con schizofrenia ha mostrato che gli antipsicotici atipici non erano più efficaci degli antipsicotici più vecchi.
Lo studio, compiuto da Ricercatori della Vanderbilt University, ha preso in esame le cartelle cliniche di 277.000 pazienti iscritti al Programma Medicaid nel periodo 1990-2005.
Di questi, circa 44.000 stavano assumendo antipsicotici tipici e 44.000 antipsicotici tipici; i rimanenti non erano in trattamento con i farmaci antipsicotici.
L’età media era di 46 anni ( range: 30-74 anni ).
Tra i pazienti in trattamento con antipsicotici sono state osservate quasi 3 morti cardiache improvvise ogni 1000 pazienti-anno.
Sebbene i pazienti trattati con antipsicotici atipici presentino una maggiore incidenza di mortalità rispetto agli antipsicotici più vecchi, la differenza non è statisticamente significativa.
La percentuale di mortalità era quasi dimezzata nel gruppo controllo.
Inoltre, lo studio ha trovato che il rischio di mortalità era incrementato per i pazienti che assumevano più alti dosaggi di farmaco. ( Xagena_2009 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2009
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