Malattie rare: Eliglustat per la malattia di Gaucher di tipo I


La malattia di Gaucher è una rara condizione ereditaria che colpisce meno di 10.000 persone in tutto il mondo.
I pazienti affetti dalla malattia di Gaucher non dispongono di quantità sufficienti di un enzima, la beta-glucosidasi acida ( glucocerebrosidasi ), che scinde una specifica tipologia di molecola di natura lipidica ( glucosilceramide ).
La glucosilceramide si accumula nelle cellule e, di conseguenza, le cellule sovraccariche di lipidi ( cellule di Gaucher ) si ammassano in diverse parti dell’organismo, principalmente nella milza, nel fegato e nel midollo osseo.
L’accumulo delle cellule di Gaucher può provocare ingrossamento di milza e fegato, anemia, sanguinamento eccessivo e facilità agli ematomi, malattia ossea e diversi altri segni e sintomi.
La forma più diffusa della malattia di Gaucher, il tipo 1, solitamente non colpisce il sistema nervoso centrale.

Il Comitato scientifico ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha espresso parere positivo all’approvazione di Eliglustat ( Cerdelga ), terapia orale per pazienti adulti affetti dalla malattia di Gaucher di tipo I.

Eliglustat è un analogo della glucosilceramide per somministrazione orale, in grado di inibire parzialmente l’enzima glucosilceramide sintetasi, riducendo di conseguenza la produzione della glucosilceramide.

Eliglustat è stato studiato nel Programma clinico di fase III con un numero approssimativo di 400 pazienti trattati in 29 Paesi.

Cerdelga capsule è indicato per il trattamento a lungo termine di pazienti adulti affetti dalla malattia di Gaucher di tipo 1 ( GD1 ) che sono CYP2D6 metabolizzatori ampi ( EM ), metabolizzatori intermedi ( IM ) o metabolizzatori lenti ( PM ).
I pazienti che sono CYP2D6 metabolizzatori ultra-rapidi ( URMS ) possono non-raggiungere concentrazioni adeguate di Eliglustat per ottenere un effetto terapeutico.
Non può essere raccomandata una dose specifica, per pazienti il cui genotipo CYP2D6 non può essere determinato ( metabolizzatori indeterminati ).

Le reazioni avverse più comuni ( 10% o superiori ) osservate sono: affaticamento, cefalea, nausea, diarrea, dolore alla schiena, dolore alle estremità e dolore addominale superiore.

Eliglustat è controindicato nei seguenti pazienti a causa del rischio di aumento significativo della concentrazione del plasma dovuto all’assunzione di Eliglustat che può eventualmente causare un prolungamento degli intervalli PR cardiaci, QTc, e/o QRS e potrebbe causare aritmie cardiache: gli ampi metablizzatori o i metabolizzatori intermedi che assumono un forte o moderato inibitore CYP2D6 in concomitanza con un forte o moderato inibitore CYP3A e i metabolizzatori lenti che assumono un forte inibitore CYP3A.

I farmaci che inibiscono il CYP2D6 e il CYP3A possono aumentare significativamente l’esposizione a Eliglustat; potrebbe essere necessario un adattamento del dosaggio del farmaco a seconda dello stato dei metabolizzatori.

Poichè Eliglustat può causare aumenti degli intervalli dell’ECG con concentrazioni plasmatiche sostanzialmente elevate, non è raccomandato l’uso nei pazienti che presentano una malattia cardiaca preesistente, nei pazienti affetti da sindrome del QT lungo, o in combinazione con farmaci antiaritmici di classe IA e classe III.

La somministrazione di Eliglustat durante la gravidanza è consigliata solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio; in base a esami condotti sugli animali, Eliglustat può causare danni al feto.
L’interruzione del farmaco o l’assistenza infermieristica si basano sull’importanza del farmaco per la madre.

Eliglustat non è raccomandato in pazienti con moderata o grave insufficienza renale o in pazienti con insufficienza epatica. ( Xagena_2014 )

Fonte: Genzyme, 2014

Xagena_Medicina_2014