Mobic, un farmaco antinfiammatorio double-face


Alla fine degli anni ’90, sull’onda del successo degli inibitori selettivi COX-2 ( Vioxx, Celecoxib ), il marketing della società farmaceutica tedesca Boehringer Ingelheim ritenne opportuno promuovere il Meloxicam come inibitore selettivo COX-2, in modo da presentarlo più sicuro a livello gastrointestinale rispetto agli altri FANS.

In realtà, il Meloxicam appartiene alla famiglia degli oxicam come il vecchio Piroxicam ( Feldene ), con azioni su entrambe le forme dell’enzima cicloossigenasi, COX-1 e COX-2.

Uno studio di meta-analisi e revisione sistemica della letteratura, seguendo il profilo di sicurezza gastrointestinale, compiuto dai Ricercatori del National Naval Center di Bethesda ( USA ), ha concluso che i minori effetti indesiderati a livello gastrointestinale del Meloxicam, comunicati dalla Boehringer Ingelheim, potrebbero essere dovuti al basso dosaggio del Meloxicam utilizzato nella maggior parte degli studi clinici e dall’impiego del sistema di codifica degli effetti avversi.

Nel 1998, la newsletter Current Problems in Pharmacovigilance, pubblicata dal Medicines Control Agency inglese e dal Committee on Safety of Medicine, aveva riportato che in meno di 2 anni dalla commercializzazione in Gran Bretagna erano giunte 1.339 reazioni avverse riguardanti Mobic.
Di queste il 41% ( 549 ) erano reazioni avverse gastrointestinali, e 99 segnalazioni riguardavano perforazioni, ulcere o sanguinamenti.
Dopo assunzione di Meloxicam 5 persone sono decedute.

Sempre nel 1998 il Drug and Therapeutics Bulletin aveva dichiarato: “non ci sono convincenti evidenze che il rischio dei più gravi effetti indesiderati gastrointestinali ( ulcerazione peptica, perforazione, sanguinamento ) sia minore con il Meloxicam rispetto ai farmaci antinfiammatori non selettivi.

Nel 2004, sulla rivista Rheumatology è stato pubblicato un confronto tra Rofecoxib e Meloxicam sull’incidenza di eventi gastrointestinali.
Gli Autori hanno utilizzato i dati del PEM ( Prescription-Event Monitoring ).
Lo studio ha riportato una riduzione relativa del 29% nell’incidenza di eventi gastrointestinali sintomatici ( acidità/ulcere peptiche ) per il Rofecoxib rispetto al Meloxicam.
L’incidenza di eventi gastrointestinali complicati ( perforazioni/sanguinamenti ) è invece risultata simile tra i due gruppi di trattamento.

Dopo il ritiro dal mercato del Vioxx, avvenuto il 30 settembre 2004 da parte di Merck & Co a causa dei gravi effetti cardiovascolari, Boehringer Ingelheim ha aggiornato l’informazione prendendo le distanze dal Vioxx e dal Celebrex.

Per contro, l’FDA considera il Meloxicam come un antinfiammatorio non steroideo non selettivo. ( Xagena_2006 )

Fonte:

1) Public Citizen, 2005

2) Schoenfeld P, Am J Med 1999; 107: 48S-54S

3) Current Problems in Pharmacovigilance 1998: 24: 11-14

4) Drug and Therapeutics Bulletin 1998; 24: 62-64

5) Layton D et al, Rheumatology 2003; 42: 622-631

6) Boehringer Ingelheim, 2004

7) FDA, 2006






Reuma2006 Cardio2006 Farma2006

XagenaFarmaci_2006