Prefolic, nella carenza di folati


Il Prefolic, o Metiltetraidrofolato, trova indicazione in tutte le forme da carenza di folati dovute ad aumentata richiesta, ridotto assorbimento, insufficiente apporto dietetico, nella terapia antidotica di dosi eccessive di antagonisti dell'acido folico e per combattere gli effetti collaterali indotti da Aminopterina e da Metotrexato.

Dopo somministrazione orale di Prefolic si ottiene un picco ematico a 2-3 ore che decade poi lentamente nel tempo. La posologia media di Prefolic sia per via orale che per via parenterale intramuscolare o endovenosa può essere indicata in 15 mg al dì o a giorni alterni secondo prescrizione medica.

Il trattamento con Prefolic deve essere prolungato fino a completa remissione dei sintomi della carenza folica e ricostituzione del patrimonio endogeno. In casi eccezionali o nell'impiego del Prefolic per l'antidotismo dei farmaci citotossici antifolici ( ad esempio nel caso di somministrazione di Metotrexato ad alta dose ), la posologia può comportare l'uso di dosi più elevate, somministrate ad intervalli di poche ore: 15 mg per os ogni 6-8 ore oppure 50-100 mg per endovena ogni 3-8 ore per qualche giorno in base ai parametri del "rescue".

Nel caso si faccia ricorso alla somministrazione endovenosa di Prefolic si raccomanda di praticare l'iniezione lentamente.
Nei soggetti epilettici i farmaci anticonvulsivanti possono provocare un abbassamento della folatemia; la somministrazione di Prefolic, pur controbilanciando tale effetto, può aumentare la frequenza degli accessi.
Le compresse sono gastroresistenti, liberano cioè il principio attivo nell'intestino prossimale; esse non vanno masticate, ma debbono essere deglutite intere, preferibilmente al mattino.
In presenza di anemia perniciosa è buona norma associare al Prefolic anche la vitamina B12 per prevenire le complicazioni neurologiche della malattia.

Il Prefolic è un composto vitaminico, normale componente del nostro organismo, privo di effetti sulla madre e sul feto.

Le manifestazioni di ipersensibilizzazione comprendono: febbre, orticaria, ipotensione arteriosa, tachicardia, broncospasmo, shock anafilattico.

L’N5-metiltetraidrofolato di calcio ( 5-MTHF ), molecola fisiologica di natura vitaminica, è un principio attivo che interviene negli organismi animali in una serie di reazioni importanti, dal punto di vista biochimico-metabolico, finalizzate a realizzare il trasferimento dell'unità monocarboniosa.
Tra queste reazioni vanno in particolare ricordate le seguenti: la sintesi delle purine e del timidilato, tappa indispensabile per la biosintesi degli acidi nucleici; la sintesi ex-novo dei metili labili a partire da serina, glicina, istidina, formiato; la sintesi della metionina a partire dall'omocisteina, reazione che richiede la presenza della vitamina B12 come cofattore e che pertanto rappresenta il punto di interazione tra folati e cobalamina.

Per le sue caratteristiche di molecola fisiologica il Prefolic viene utilizzato dall'organismo come tale, senza cioè subire ulteriori processi di biotrasformazione. Esso costituisce la forma fisiologica di trasporto dell'acido folico nel plasma, dove rappresenta la quasi totalità dei folati circolanti. E` prontamente assorbito dal tratto digestivo e, quindi, si distribuisce a tutti i tessuti compreso il SNC; esso è infatti captato dai plessi corioidei nel liquido cefalorachidiano ove la sua concentrazione è pari a tre volte quella del sangue.
Il t1/2 del 5-MTHF per via endovenosa è di circa 2 ore, per via orale di circa 2-3 ore. Viene eliminato per via renale ed intestinale.

Fonte : Scheda Tecnica Prefolic ( Data di revisione del testo : novembre 2001 )

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